Nei momenti più bui, quando tutto sembra perduto può accadere qualcosa di inaspettato: una illuminazione.
Una Impero sull’orlo del tracollo, senza alcuna difesa, quasi tutto l’esercito ormai era bloccato ed accerchiato in una morsa dai nemici ed era costretto ad indietreggiare verso il mare sulle spiagge di Dunkerque.
Era necessario un ultimo tentativo disperato, una operazione di salvataggio. Nome in codice: Dynamo.
Tutto si svolse in gran segreto tra il 26 maggio ed il 4 giugno del 1940. Una rocambolesca evaquazione marittima di massa dal porto di Dunkerque, con l’utilizzo di un gran numero di cacciatorpediniere e imbarcazioni private più piccole che vennero radunate a Dover.
Furono requisiti dalla marina britannica anche mercantili, traghetti, postali a vapore, navi costiere per far fronte alla missione.
Così iniziò la stupefacente Vittoria morale degli Inglesi.
Nella notte fra il 3 e il 4 giugno si imbarcò l’ultima nave dal porto di Dunkerque in direzione di Dover.
In poco più di una settimana furono evaquate ben 338.226 anime.
Molti sostengono che questa vittoria ha cambiato il corso della storia della Seconda Guerra Mondiale.
Solo un visionario strampalato avrebbe potuto pensare di poter salvare tante persone utilizzando soprattutto semplici barche da diporto.
Wiston Churcill, un uomo il cui valore storico ancora non è adeguatamente apprezzato.
Uno fra i pochi politici in grado di cambiare la sorte avversa in benevola.
Certo, nei momenti concitati si fece una scelta: portare a casa gli uomini e non gli armamenti che rimasero in mano dei tedeschi.
In totale l’esercito britannico perse più di 1.200 cannoni campali, 1.250 cannoni anticarro e anti-aerei, 11.000 mitragliatrici e 75.000 automezzi, perdendo praticamente tutto l’equipaggiamento e le armi moderne disponibili al momento.
Tutto questo non scoraggiò gli animi, anzi la grande impresa di riportare a casa i propri figli rinforzò il coraggio dei britannici.
La scelta di cimentarsi in una impresa così folle ed allo stesso tempo ardita ebbe effetti devastanti sul conflitto mondiale, infatti comportò che alcuni capi dell’esercito poterono tornare in patria così da poter essere reimpiegati in altre campagne militari.
Fra i tanti ricordiamo il celebre Gen. Bernard Montgomery.
Quella avventura divenne leggendaria e venne tradotta nello “Spirito di Dunkerque” (Dunkerque spirit): la speranza di trionfare sempre anche di fronte alle avversità.
Giorni speciali…oggi come allora chissà se il 03 giugno vedrà una impresa visionaria e ardita per trionfare nella vita quando tutto sembra perduto.