Era il 15 luglio del 2006 quando Jack Patrick Dorsey lanciò Tweeter al grande pubblico.
Jack Patrick Dorsey è il fondatore di Tweeter ed è considerato uno dei 35 uomini più potenti del mondo.
Tweeter in pochi anni ha conquistato milioni di utenti ed ha cambiato la storia di interi Paesi.
Sappiamo infatti che l’ex presidente degli Usa Obama e l’attuale Presidente Trump hanno pianificato la propria campagna elettorale utilizzando lo strumento del cinguettio.
Non solo, Tweeter in alcuni paesi è diventato uno strumento per la disobbedienza sociale e la libertà. Ricordiamo infatti che anche attraverso Tweeter si è organizzata quella che passerà alla storia come la “Primavera Araba”.
Jack Patrick Dorsey oggi è un uomo di successo, ma la sua vita, come quella di molte persone, non deve essere stata semplice.
La vita è un po’ così, l’importante è comprenderla ed assecondarla.
Si può fallire nel lavoro, si può fallire all’università, ma l’importante è rialzarsi sempre perché non è detto che ciò che non ti è stato dato oggi non sia stato messo a tua disposizione altrove.
Figlio di operai, Dorsey aveva problemi nel parlare e per questo motivo da adolescente si chiudeva spesso in camera per studiare la programmazione dei computer.
È emozionante vedere come un problema debilitante possa aver plasmato la mente di uno degli uomini più intelligenti del pianeta.
Dorsey ha iniziato l’università trasferendosi a New York ma purtroppo non riuscì a completare il corso di studi. I titoli a volte non coincidono con successo.
Consideriamo che imprenditori come Bill Gates, Steve Jobs e Mark Zuckerberg, hanno lasciato il college.
La sua voglia di comunicare combinata a probabili piccoli difetti di parola, sin dal 2000 gli hanno dato l’idea di costruire un prototipo per far sapere ai propri amici degli aggiornamenti sulla sua vita.
Tuttavia, questa idea non ebbe il successo sperato ed allora venne riposta nel cassetto, ma solo per alcuni anni perché questa sarà la base per il successo futuro di Tweeter.
Tweeter nasce probabilmente in un momento di grandi sconvolgimenti interiori, non a caso, Dorsey dopo aver abbandonato l’università e New York si era trasferito in California, ad Oakland.
Mr. Tweeter appare un uomo in perenne ricerca di qualcosa e soprattutto di pace e serenità, cultore dello yoga e delle discipline meditative, si dedica molto alla lettura e fra i suoi libri preferiti troviamo “I quattro accordi” (una guida alla ricerca della pace interiore) e “the Yoga Sutras of Patanjali” (una delle migliori guide allo Yoga).
Lui stesso riassume il suo successo in una frase “Chiunque può avere un’idea brillante, ma sono pochi quelli che hanno la volontà di realizzarla.” (J. Dorsey).
Partiamo da un presupposto per capire meglio il successo di Mr. Tweeter.
Secondo un famoso proverbio da soli si va veloci, ma insieme si arriva lontano, anche Dorsey si è dovuto fidare di qualcuno che potesse aiutarlo nella realizzazione del suo progetto.
Infatti, per creare Tweeter, Dorsey ha dovuto appogiarsi di una società Odeo per lanciare il suo progetto e tutto è iniziato con un semplice sito internet in cui gli utenti potessero postare istantaneamente brevi messaggi di 140 caratteri o meno, noti in gergo come “tweets”.
Spesso è il nostro pregiudizio e la paura di un furto di idee a limitare le nostre azioni per il successo.
Per realizzare una idea brillante Dorsey ha dovuto sicuramente imparare la costanza e la disciplina. Per questo motivo vorrei cercare di tradurre in estrema sintesi la via del successo del fondatore di Tweeter, sperando possa essere di ispirazione per tutti.
Non focalizzarti sul passato o sul futuro. Vivi il momento presente.
Non nascondere alle persone i tuoi errori e le tue paure in modo che possano relazionarsi più facilmente con te. Sii vulnerabile.
Cerca di creare un routine quotidiana in cui dare spazio allo sport.
Più ti farai carico dei problemi altrui e più riceverai in cambio aiuto per realizzare i tuoi sogni.
Cerca di avere un sonno di qualità. Dormi almeno sette ore.
La puntualità è una forma di rispetto per gli altri ma soprattutto per noi stessi. Non essere in ritardo.
Poniti obiettivi ambiziosi ma prometti solo qualcosa che sai di poter mantenere. Sii credibile.
Questa è stata la roadmap del successo del fondatore di Tweeter.
Ognuno ha una propria strada da seguire, ma durante il viaggio non facciamoci limitare e distrarre dal pregiudizio morale e dalla “falsa somiglianza con il merito” ( https://www.linkedin.com/posts/paolo-maldera-997043144_il-successo-e-la-falsa-somiglianza-con-activity-6681546926069972994-U2sT ).
Il successo ed il merito non sono sinonimi, spesso sono legati da un rapporto di causa ed effetto, ma non devono essere confusi perché il primo oltre al merito è vincolato da eventi imponderabili della vita mentre il secondo è legato alla abilità umana.
Non sempre chi è meritevole raggiungerà il successo nella vita.
L’importante è essere sempre pronto. Non conta se si è fallito all’università, nel lavoro o in altro, l’importante è guardarsi intorno perché prima o poi passerà il treno del successo ed in quel momento bisognerà essere lucidi per prenderlo al volo, perché è probabile che non si fermi ad aspettarci.
Giorni speciali…oggi come allora chissà se il 15 luglio ci donerà un altro Jack Patrick Dorsey.