Per iniziativa dei deputati DE GIORGI, FIORAMONTI, IANARO, PALMISANO, PAPIRO, VIZZINI, LOMBARDO è stata redatta la proposta di legge che tende a disciplinare l’impiego di dispositivi digitali funzionanti tramite onde a radiofrequenza da parte dei minori di dodici anni, con l’introduzione dell’articolo 328-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, concernente il divieto dell’uso di telefoni mobili e altri dispositivi di comunicazione elettronica da parte degli alunni nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Nel discorso di presentazione veniva specificato: “Difficoltà di apprendimento, ritardi nello sviluppo del linguaggio, perdita della concentrazione, aggressività ingiustificata, alterazioni dell’umore, disturbi del sonno, dipendenza: sono solo alcuni degli effetti che eminenti studiosi hanno riscontrato dopo aver verificato le conseguenze che l’uso continuato di telefoni cellulari e di altri apparecchi radiomobili provocherebbe nei bambini e negli adolescenti”.
La proposta prevede quattro fasce di riferimento per l’uso degli strumenti digitali per onde e radiofrequenze:
a) divieto di utilizzo nei primi tre anni di vita;
b) utilizzo graduale per non più di un’ora al giorno nella fascia di età da quattro a sei anni;
c) utilizzo non superiore a tre ore giornaliere nella fascia di età da sei a otto anni;
d) utilizzo non superiore a quattro ore giornaliere nella fascia di età da nove a dodici anni.
La violazione di questa disposizione come stabilito all’art. 7 prevede una ammenda da 300 euro a 1.500 euro, determinata in base alla gravità della violazione.
Si rappresenta, inoltre che in Francia esiste già un divieto di utilizzo di telefoni mobili e di altri dispositivi di comunicazione elettronica nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado.
https://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.2949.18PDL0137670.pdf