È stato approvato in Commissione Bilancio della Camera un emendamento che proroga la sospensione delle esecuzioni immobiliari sulla prima a casa e degli sfratti fino al 31 dicembre 2020.
Tutti sappiamo che la situazione degli sfatti era già estremamente complessa. Il Ministero dell’Interno nel 2018 ha quantificato circa 56 mila sentenze di sfratto e oltre 30.000 sfratti eseguiti con la forza pubblica.
Il rapporto fra gli inquilini e proprietari si fa sempre più complicata. Non è da sottovalutare l’effetto del Covid nel mondo delle locazioni che può comportare rallentamenti, proroghe e sospensioni.
Ad oggi non è possibile stimare l’effetto del Covid sui contratti di locazione, poiché le stime sono ancora incomplete e parziali, tuttavia, si prevedono un aumento delle procedure di sfratto anche oltre il 50% delle attuali (nello specifico oltre 25.000 famiglie potrebbero trovarsi senza abitazione in pochi mesi).
Per chiarezza occorre rilevare che questa proroga interviene solo per le procedure di sfratto per morosità già in atto, al fine di posticiparne gli effetti negativi delle esecuzioni.
Infine, si rammenti che il Cura Italia ha provveduto a sospendere i giudizi in corso, ma non vieta la possibilità di instaurarne di nuovi, lasciando impregiudicato il diritto di accesso alla giustizia come sancito dall’art. 24 della Costituzione: “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”.