Il super bonus 110% previsto dal DL 34/2020, non solo sembra essere un vantaggio per il mondo delle imprese edili, ma anche per i creditori dei condòmini partecipanti alla ristrutturazione.
Per semplificare, la legge prevede una detrazione fiscale pari al 110% per la spesa del contribuente da scontare sulle imposte.
La legge consente alternativamente: lo sconto sulle imposte ovvero la cessione del credito ad altri soggetti.
Dal 15 di ottobre del 2020 potrà essere presentata la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per usufruire del vantaggio economico.
Per tale ragione il soggetto beneficiario della detrazione che intende cedere il proprio credito deve, in caso di lavori condominiali, comunicare all’amministratore l’avvenuta cessione del credito e la conseguente accettazione del cessionario.
Pertanto, senza entrare nell’approfondimento giurisprudenziale della cessione del credito futuro, il condòminio beneficiario della detrazione potrà cedere il proprio credito a terzi comunicandolo tempestivamente all’amministratore; quest’ultimo dovrà provvedere a comunicare dal 15 ottobre 2020 entro il 16 marzo 2021 l’opzione della cessione del credito.
In questo periodo decorrente fra il riconoscimento del credito da parte dell’Agenzia delle Entrate e la comunicazione da parte dell’Amministratore di condominio ovvero dell’interessato, si creerebbe per il creditore una opportunità di recuperare quanto dovuto (sia attraverso un pignoramento, sia attraverso un sequestro ex art. 670 c.p.c.).
Di conseguenza, appena il credito sarà riconosciuto dalla Agenzia delle Entrate, potrà essere oggetto di pignoramento.
Concludendo possiamo sostenere che il Bonus 110% oltre a creare un indotto nel settore delle ristrutturazioni, sta dando linfa nuova anche al mercato dei crediti, generando opportunità prima inaspettate per estinguere i debiti.
